Terapia a Seduta Singola ovvero l’arte di lanciare il sasso nello stagno.

Terapia a Seduta Singola ovvero l’arte di lanciare il sasso nello stagno.

Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace e nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro.
(Gianni Rodari)

Quanti incontri ci vorranno?

È questa una delle prime domande che mi sento rivolgere quando mi contatta un nuovo paziente, e alzi la mano chi non si è mai trovato di fronte a questo interrogativo. Dare una risposta sembrerebbe difficile se non impossibile: come si fa a quantificare a priori, senza conoscere la situazione, il problema, ciò che è stato fatto finora, le persone coinvolte e le mille altre variabili che potrebbero cambiare il corso delle cose? Siccome però qualcosa bisogna pur rispondere, di solito ci si mantiene su una linea vaga ed evasiva: si mette in campo la motivazione al cambiamento, l’impegno,  la natura del problema, ecc. ecc.

La risposta

Da quando ho iniziato ad utilizzare la TSS nella mia pratica clinica (Terapia a Seduta Singola) aspetto con ansia che il paziente mi rivolga questa domanda e, anzi, se non è lui a chiederlo, sono io che introduco l’argomento in prima seduta. Più o meno dico così: “Prima di cominciare vorrei spiegarle il mio modo di lavorare: premesso che la mia porta sarà sempre aperta e potrà contattarmi in qualsiasi momento, mi impegnerò affinché già da questa prima seduta lei possa iniziare un cambiamento. Alcune persone alla fine della prima seduta ritengono che sia sufficiente e utile e decidono di continuare da soli, altri ritengono di avere bisogno di più incontri perché ogni persona e ogni problema è diverso dagli altri. Per me vanno bene entrambe le cose e alla fine di questa seduta mi dirà se ha bisogno di un altro incontro, altrimenti ci risentiamo tra qualche settimana per sapere come sta andando”.

Che effetto ha sul paziente questa dichiarazione di intenti? Come potrebbe reagire? In quale direzione andranno i suoi pensieri e le sue convinzioni? (Alla fine dell’articolo trovi il link al caso clinico completo)

La TSS

La TSS è una cornice entro cui, paziente e terapeuta, si muovono con una mentalità operativa. È un mindset dinamico, in cui il terapeuta per primo crede nel cambiamento e accetta la sfida;  con questo tipo di apertura possiamo creare una profezia che si auto avvera: ritenere che un cambiamento sia possibile in tempi brevi determina il cambiamento stesso.

Il modello

L’Italian Center for Single Session Therapy, con cui mi sono formata, ha messo a punto la pratica della TSS partendo da solide basi e facendo evolvere i modelli sviluppati in altri contesti (America, Australia) adattandoli al contesto italiano e proponendo un modello modulare in 5 fasi che rendono l’intero processo fluido, efficace ed efficiente:

  1. pre-trattamento: in questa fase raccoglierò qualche informazione per comprendere meglio e mettere a fuoco il motivo della tua richiesta;
  2. fase iniziale: definiremo il problema, definiremo l’obiettivo (identificando le priorità), ti chiederò spesso se stiamo andando nella giusta direzione;
  3. fase mediana: lavoreremo sulle tue risorse e sulle eccezioni al problema (per dirla con una metafora, cercare l’oro nella sporcizia), indagherò cosa hai fatto fino ad ora per superare il problema, esploreremo e sperimenteremo soluzioni, valuteremo ancora una volta se siamo allineati e se stiamo andando nella direzione giusta per te;
  4. fase finale: valuteremo se ci sono eventuali elementi tralasciati, ti prescriverò dei compiti, penseremo alla possibilità di ulteriori incontri, prenderemo accordi sul follow-up o sull’appuntamento successivo;
  5. follow-up: a distanza di tempo (3 settimane circa), ti chiamerò per chiedere feedback e valutare la necessità di un altro appuntamento.

Questo modo di lavorare ti interessa? Vuoi provare ad affrontare un tuo problema con la TSS? Contattami

Vuoi saperne di più e leggere un mio caso completo di Terapia a Seduta Singola? A questo link trovi il mio articolo:  “Il criceto nella ruota

Bibliografia:

F. Cannistrà, F. Piccirilli. Terapia a seduta singola. Principi e pratiche. Giunti editore, 2018.